venerdì 29 ottobre 2010

Udon al salmone



Stamane quando sono uscito di casa l'inverno sembrava essere giunto all'improvviso con una pioggerellina leggera ed un vento gelido. Al solito non sono mai pronto a queste evenienze, pensate che in genere il mio cambio di stagione invernale lo faccio ai primi di dicembre, riempiendo nel frattempo la camera da letto di maglioni, giacche e sciarpe sparse un pò ovunque... evvabbuò!

Sulla via del ritorno pensavo a cosa potevo prepararmi per cena, qualcosa di veloce (perché morivo dalla fame :P avendo mangiato solo un sandwich) ma anche 'consolatorio'... ed ecco che mi sono venuti in mente gli udon comprati a Roma al Korean Market.

In vena quindi di cineserie o meglio di giapponeserie :o ho pensato a questo piatto, senza grosse pretese, ma dal sapore ottimo.

Dovete sapere che io adoro la cucina giapponese ma non mi sono mai cimentato, se non in rare occasioni, e sempre in piatti estremamente semplici. Solo pochi giorni fa ho comprato l'ottimo libro della Harumi Kurihara Everyday Harumi dal quale spero di ricavare un bel pò di buone ricette da propinare agli amici :)... lo aspetto a giorni e non vedo l'ora!
...nel frattempo eccovi la ricetta simil-japanese da me cucinata.


Udon al salmone
Per 3 persone

250 gr di udon
250 gr di salmone
3 carote medie
2 o 3 porri
Semi di sesamo tostati
Olio di sesamo
Salsa di soya
Pepe nero
Sale marino

Lavate porri e carote. Tagliate i porri e le carote a rondelle con il caddie.
Versate in una padella un filo di olio di sesamo, non troppo poiché ha un sapore caratteristico molto forte, e fatevi saltare velocemente carote e porri.

Unitevi il salmone tagliato a pezzetti e lasciatelo cuocere finché non è leggermente dorato. Salate pochissimo. Pepate.  Fate attenzione a non fare asciugare troppo il condimento per gli udon così preparato.

Nel frattempo mettete i semi di sesamo un una padella antiaderente e lasciateli abbrustolire, rimescolando spesso, finché non incominciano letteralmente a saltare e la cucina si riempie del loro aroma (sono pronti!), quindi spegnete.

In una pentola mettete abbondante acqua con pochissimo sale. Quando bolle versate gli udon. Mescolate di tanto in tanto, quando saranno cotti (in circa 10 minuti) scolateli.
Uniteli alle verdure con il salmone ed aggiungete un po’ di salsa di soya.

Impiattate e su ogni piatto lasciate cadere una piccola pioggia di semi di sesamo...

lunedì 25 ottobre 2010

Guinness cake




Non molto tempo fa ho letto sul blog di Fior di frolla la ricetta di un dolce fatto con la birra stout, classica stout è la birra irlandese prodotta dalla Guinness, che mi ha molto affascinato e mi ha riportato con la memoria ad un meraviglioso viaggio in giro per l'Irlanda di due anni or sono.

L'rlanda è un paese molto bello, sebbene umido :) , nel quale ho sempre trovato una calorosa accoglienza.
Ci sono dei posti bellissimi da nord a sud; in particolare ho amato molto la bellezza di Galway al tramonto, il verde Connemara, le asprezze delle Isole Aran e l'incantevole Dingle dove abbiamo alloggiato in un bellissimo hotel affacciato sulla baia. Per non parlare di altri posti ben più noti ai turisti, ma non per questo meno incantevoli!

Dal punto di vista culinario, per non andare nei dettagli, non dimenticherò mai il buon pesce e le ostriche (fa-vo-lo-se!!!) mangiate a Howth e la carne ottima quasi ovunque!
Un must per chi va a Dublino è il café-ristorante The Church costruito all'interno di una vecchia chiesa sconsacrata, un posto da urlo! (noi abbiamo mangiato accanto all'organo!)

Insomma l'Irlanda è un  paese da visitare assolutamente!

Tornando a noi e al nostro dolce, ovviamente (per me, perché non resisto mai a 'personalizzare' le ricette) ho apportato delle piccole modifiche alla ricetta originale della bravissima Sara.
Ad esempio ho utilizzato lo zucchero di canna, ho sostituito la panna acida (che non ho trovato ahimé!) con una panna a ridotto contenuto di grassi, la crème légère. Ho aggiunto più birra ed ho usato una extra stout perché volevo che il sapore di birra si sentisse in maniera decisa.

Il risultato è stato un cake dal colore dicisamente scuro, quasi nero, ed un ottimo sapore di birra scura!




Guinness cake

330 ml di birra extra stout Guinness
250 gr di burro
75 gr di cacao amaro in polvere
2 uova
200 ml di panna - 20% di grassi (crème légère)
300 gr di farina 0 manitoba
300 gr di zucchero di canna
2 cucchiaini di bicarbonato


Versate la birra in una casseruola e su fuoco moderato lasciatevi sciogliere il burro, mescolando di tanto in tanto. Appena sciolto il burro, spegnete e togliete dal fuoco.
Unitevi il cacao poco alla volta, setacciandolo e mescolando con una frusta in maniera da non formare grumi. Tenete da parte e fate raffreddare.

In una ciotola battete le uova con la panna, mescolando bene. Unitevi quindi lo zucchero, la farina setacciata ed il bicarbonato.
Aggiungete infine il composto di birra e mescolate continuamente con una spatola, amalgamando molto bene il tutto.

Imburrate leggermente uno stampo da cake standard (dim. 25 x 11 x 8), ricopritelo di carta forno. Versatevi il composto e mettete in forno preriscaldato a 180 ° C per un’ora circa o finché sarà ben cotto.
Fate la prova stecchino per essere sicuri che sia cotto all’interno.
Sformate quando si è ben raffreddato.

L'ho servito in fette accompagnate con panna vanigliata, una delizia!

venerdì 22 ottobre 2010

Melanzane con salsa allo yogurt



Questo piatto l'ho cucinato con successo ad una cena all'aperto questa estate (ovviamanete senza melagrane), ma mi ero ripromesso di rifarlo quando avessi avuto anche le melagrane ed eccolo qua.

La ricetta l'ho vista realizzare (via you tube) dal cuoco Yotam Ottolegnhi, di cui vi ho già parlato qui, e i cui piatti mi attirano molto, oltre che per il particolare mélange di sapori, anche per i colori e le spezie usate.
In effetti è molto coreografico ma davvero semplice nella realizzazione.

Forse alcuni degli ingredienti non sono semplici da recuperare, ma non introvabili, oramai in rete potete per fortuna acquistare di tutto! ...e in ogni caso sono ammesse le sostituzioni :)

Ad esempio ho sostituito il latticello della ricetta originale (in maniera impropria diranno i puristi, sì lo so sono due cose diverse!) con della crème légère, cioè un panna a ridotto contenuto di grassi comprata al Carrefour (viva i prodotti francesi!) ed il risultato è piaciuto molto!
Ivece avevo lo zahatar originale! :)

Lo zahatar è un mix di spezie comune nel Medio Oriente composto, nella sua versione più semplice, da timo essiccato, semi di sesamo tostati e sale. Ne esistono diverse versioni a seconda di dove lo comprate, le tradizioni locali e familiari, a volte è anche miscelato con il sumac (altra spezia ottenuta dalle bacche essiccate e frantumate di un piccolo arbusto del Mediterraneo).
Quella che ho usato è più o meno la versione base (credo ci sia anche dell'origano tra le altre erbe aromatiche) comprata la mercato di Tel Aviv.



Melanzane con salsa allo yogurt
Per 4 persone

2 melanzane larghe
1 melagrana
Timo limonato fresco e secco
Olio evo
Sale marino
Pepe
Zahatar

Per la salsa
140 ml di crème légère (o meglio latticello se lo trovate)
100 g di yogurt greco
1 e ½ cucchiai di olio evo
1 aglio
Un pizzico di sale


Lavate le melanzane intere, tagliatele longitudinalmente compreso il picciolo, ma facendo attenzione a non romperlo. Incidetele con un coltello facendo delle linee parallele prima in un verso e poi nell’altro, formando un disegno ‘a diamante’.

Ora spennellate le melanzane con abbondante olio d’oliva, finché la polpa non l’avrà ben assorbito.
Poggiatele su di una leccarda da forno, con la parte tagliata verso l’alto. Salate, pepate e aromatizzate con una bella manciata di timo secco.

Mettetele in forno, che avrete precedentemente portato a 200°C.
Cuoceranno in 35-40 minuti. Spegnete, toglietele dal forno e lasciatele raffreddare.

Nel frattempo potete preparate la melagrana e la salsa.

Dividete a metà la melagrana e tenendola nella mano con la parte tagliata verso il basso, battete sulla buccia con un cucchiaio di legno in modo che i grani escano dalle vostre dita cadendo in un piatto che utilizzerete per raccoglierli.

Mescolate tutti insieme gli ingredienti della salsa, unendovi anche l’aglio sbucciato e leggermente schiacciato. Aggiustatela di sale e tenetela in frigo fino a poco prima di servire i piatti.

Impiattate le melanzane versandovi sopra un abbondante cucchiaiata di salsa allo yogurt, cospargetele con lo zahatar, foglioline di timo fresco ed infine una abbondante manciata di semi di melagrana.
Ultimo tocco un filino di olio e servite!

lunedì 18 ottobre 2010

Green soup



In questi giorno il freddo, almeno dalle nostre parti, si fa sentire di più, soprattutto di sera.
Allora è d'uopo, tornando a casa di sera dopo il lavoro, riscaldarsi con una bella zuppa di verdure che ci tiene leggeri e ci fa anche bene :)

Quindi sabato, nel solito giro al mercato, ho trovato un paio di ingredienti freschi che a me piacciono tanto: i cipollotti freschi e i broccoli calabresi! ...ed ecco che il mio cervellino è entrato in funzione, mi spiego subito.
Avevo letto dalla Lucy del suo nuovo contest minestre e zuppe e quindi ho pensato di unire l'utile al dilettevole: prepararmi una bella zuppa e partecipare ad un contest, cosa per me nuova (questo per me è il primo!).

Nella ricetta ho pensato di unire alla base di broccoli, una patata per dare consistenza ed anche un cereale (che a me piace molto) come il miglio; questo leggermente tostato conferisce un aroma caratteristico.
Il sapore viene poi arricchito dal fresco delle foglie di basilico e dall'aroma vagamente 'limonato' dei semi di coriandolo. Quest'ultimo ha anche proprietà digestive e con i broccoli ci sta sicuramente bene!




Green soup
Per 2 persone

500 gr broccoli calabresi
2 patate a pasta gialla (ho usato la varietà Agata)
2 cucchiai di miglio bio (provenienza Marche)
1 cipollotto fresco di media grandezza
4-5 foglie di basilico fresco
Coriandolo (1 cucchiaino)
Sale marino
Olio evo

Lavate il cipollotto e tagliatelo a fette.
Mondate e lavate i broccoli, conservate le foglie più tenere da utilizzare anch’esse nella zuppa.
Pelate e tagliate una patata in pezzi; sciacquate il basilico. Tenete tutto da parte.
Versate in una padella un po’ di olio e, quando caldo, versatevi il cipollotto.
Dopo un po’ unitevi il miglio e girate facendolo tostare leggermente.
Aggiungetevi quindi i broccoli, la patata, il basilico, un pizzico di sale marino e qualche grano di coriandolo.
Versatevi circa un litro di acqua.

Portate ad ebollizione, abbassate la fiamma al minimo e lasciate sobbollire per circa mezz’ora.
Spegnete fate raffreddare un po’ e con un frullatore ad immersione riducete il tutto ad una crema.

Nel frattempo avrete pelato e tagliato l’altra patata in grosse fette. Passatele in una padella antiaderente con pochissimo olio finché leggermente dorate.
Guarnite la zuppa sistemando al centro le fette di patate e qualche grano di coriandolo.

Buona settimana a tutti!

Con questa ricetta partecipo al contest Minestre e zuppe di "ti cucino così..."

venerdì 15 ottobre 2010

Patate rosse!


Appena ho visto questa patate rosse dal fruttivendolo mi ci sono fiondato e le ho immediatamente comprate! chi me le ha vendute, a dire il vero, non mi ha saputo dire molto, in realtà non ha soddisfatto per niente la mia curiosità, anzi mi ha guardato un pò strano per le (forse) troppe domande? ...e quindi ho preso informazioni da solo tié :)

La patate rosse hanno la polpa soda e compatta, che rimane consistente anche dopo una lunga cottura (e questo lo abbiamo constatato di persona). Sono ideali lessate, al forno o in umido e fritte. Le più famose e pregiate in Italia sono quelle di Cetica (Arezzo), ma le mie sicuramente sono prodotte in zona (Campania).

Dopo aver valutato una serie di recette/opzione mi sono deciso per una torta di patate al forno.
Devo dire che davvero sono rimaste sode e compatte, non si sono sfaldate dopo la cottura ed il risultato è stato davvero soddisfacente!



Tra l'altro ho avuto modo di utilizzare ed apprezzare un misto di spezie comprato dalla famosa épicerie  Izrael a Parigi, il mix si chiama mélange français; ora non ricordo esattamente tutte le varie spezie ed erbe aromatiche di cui è composto, ma si è rivelato ottimo abbinato alle patate!
voi in alternativa (come suggeriva un mio commensale scettico sul sapore del mix) potete sempre utilizzare della paprika magari mescolata ad un mix di altre spezie (timo, maggiorana, origano), isomma fate voi :)
In realtà cercavo anche delle spezie che, oltre a conferire un aroma particolare, ricordassero anche il rosso della buccia delle patate che ho utilizzato. E quindi ecco il risultato:




Tortino di patate rosse ai tre formaggi
Per 4-6
1,5 Kg di patate rosse
150 gr di emmenthal
150 gr di scamorza affumicata
Parmigiano grattugiato abbondante
50 gr pancetta affumicata a dadini
Misto di spezie tritate (mélange français)
Olio d’oliva
Sale marino

Sbucciate le patate, lavatele e tagliatele in fette sottili.
Mettetele in una ciotola e conditele con un po’ di sale, l’olio ed il mélange di spezie.
Lasciatele insaporire così per pochi minuti.

In una pirofila (quella in foto ha un diametro di 22 cm) mettete un primo strato di patate condite e copritele con l’emmenthal in fette sottili.
L'indicazione della quantità dei formaggi è indicativa, in realtà non li ho proprio pesati, ma ho fatto in modo che le fette ricoprissero per intero lo strato sottostante di patate.

Fate un altro strato di patate e coprite questo con fette di scamorza affumicata e i dadini di pancetta affumicata.
Quindi fate l’ultimo strato di patate e ricopritelo con abbondante parmigiano grattugiato in modo da fargli fare una bella crosticina dorata durante la cottura.

Mettete in forno preriscaldato a 200° C e lasciate cuocere per circa 45 minuti.
Servite tiepido in fette come contorno.

Buon week end a tutti!

lunedì 11 ottobre 2010

Maiale con timo e bacche di ginepro


Dopo un proficuo fine settimana (ho provato tre nuovi piatti) eccomi di nuovo a voi di lunedì con una bella ricetta, oddio magari buona, a voi l'ardua sentenza!

Sabato ho invitato a cena qualche amico ed  ecco che dopo aver programmato una pasta al forno e una bella flamiche per accompagnare il secondo (sarà tutto sul blog non preoccupatevi), mi sono chiesto: ma quale secondo??? dramma! non ci avevo affatto pensato, che scemo!

Mi sono precipitato dal macellaio; chissà perché ho pensato che cucinare la carne era la cosa più semplice, a volte ho delle idee balzane, lo ammetto!
prima idea: compro i classici involtini di pollo già pronti....ma come posso presentami ai miei ospiti con dei banalissimi involtini di pollo già pronti? rischio il linciaggio!
seconda idea: ok compro un petto di tacchino e propongo il classico rollé "di mia madre" con la frittatina, cotto nel latte, no no troppo tempo.... e poi non ho la pentola adatta! Oddio!
Volevo cimentarmi in qualcosa di particolare, ma allo stesso tempo veloce (seh! veloce...) e alla fine ho comprato, ma senza avere idea di cosa farci, dello spezzatino di maiale. Mi sono detto poi si vedrà.

Ed ecco che mi viene in aiuto lei: Donna Hay! chi non la conosce dia una sbirciatina la suo sito!
Mi sono letto un pò di ricette sul suo libro 'Manzo, agnello + maiale' che ha recensito da pochissimo la brava Babs (andate a vedere).
Dopo aver letto e riletto (perdendo il doppio del tempo) e prendendo alcuni spunti interessanti mi sono prodotto nella seguente ricetta, inventata di sana pianta!

Ho utilizzato il timo fresco che coltivo sul mio balcone, il pepe bianco del Brasile comprato nell'ultima scorribanda a Paris e le bacche di ginepro. Ricetta semplicessenziale :) Ditemi se va bene.




Maiale al forno con timo e bacche di ginepro.
Per 4 persone

1 Kg di spezzatino di maiale (preferibilmente filetto)
1 limone bio
1 bicchiere di vino bianco secco
Bacche di ginepro
Pepe bianco del Brasile
Timo secco e alcuni rametti freschi per guarnire
Olio evo
Sale marino

Mettete lo spezzatino di maiale in una ciotola capiente.
Conditelo con un pò di sale e olio.
Aggiungete il limone tagliato in fette sottili, il timo secco ed il bicchiere di vino bianco e mescolate.
In un mortaio schiacciate leggeremente le bacche di ginepro in maniera da romperle un pò e lo stesso fate con il pepe bianco, in tal modo il maiale profumerà del loro aroma.
Versate tutto nella ciotola con lo spezzatino, mescolate e lasciate marinare per circa 25 minuti.
Mettete lo spezzatino con il condimento in una pirofila in forno già caldo a 200° C per 20 minuti esatti, non di più altrimenti la carne di maiale secca.
Inpiattate e guarnite ogni piatto con rametti di timo fresco e bon appétit!

giovedì 7 ottobre 2010

Cake di peperoncini verdi



Anche questi peperoncini verdi sono un regalo :) e purtroppo sono gli ultimi della stagione sigh!
chi mi legge sa che sono peperone-addicted!
questi in particolare avevano un ottimo sapore vagamente amaro e anche cotti sono rimasti belli croccanti e, a raccontarla tutta, non ho resisito e mentre preparavo il cake ne ho mangiati un bel pò semplicemente saltati su una fetta di pane integrale avanzato, una delizia!

Il cake è stato servito ad una cena accompagnato da affettati ed ha riscosso il suo bel successo... beh i commesali si sarebbero guardati bene dal dire che non era buono mentre gli servivo la cena, ricordate una tale Lucrezia Borgia? :))

Per le foto di presentazione ero indeciso tra il rustico, con la tovaglietta a quadri rossi della foto sopra, ed il tono un pò più chic del lino bianco ricamato, vedi foto sotto.
Nell'indecisione vi ho proposto entrambe le versioni, a voi scegliere quella che vi piace di più!
in ogni caso sono sicuro che la ricetta vi sarà utile più delle mie foto e soprattutto delle mie chiacchiere inutili.



Cake di peperoncini verdi.


400 gr di farina 00
150 ml di latte intero
250 gr di peperoncini verdi (peso già cotti)
3 uova
80 gr di olio d’oliva
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
Pepe q.b.
Origano q.b.
1 bustina di lievito istantaneo
Burro per imburrare la pirofila
Sale marino


Lavate i peperoni e fateli saltare velocemente in una padella con un filo d’olio evo ed un po’ di sale. Appena ammorbiditi, ma non troppo cotti, spegnete e lasciate intiepidire.

In una ciotola battete le uova con poco sale, quindi unitevi il parmigiano grattugiato, il latte e l’olio, amalgamando bene tutti gli ingredienti. Aggiungete poco alla volta la farina, setacciandola e facendo attenzione a non formare grumi.

Pepate (quantità a piacere a seconda dei gusti, ma non troppo) e aggiungete una manciata di origano.
Infine versate i peperoni e mescolate in maniera da rendere l’impasto ben omogeneo.
Quando è pronto unitevi il lievito setacciato e date un’ultima rimescolata agli ingredienti.

Versate in una pirofila, che avrete precedentemente imburrato, avendo cura di livellare l’impasto nello stampo.
Mettete in forno preriscaldato a 180° C per circa 40 minuti.
Ho lasciato il cake nel forno spento per altri 10 minuti prima di toglierlo.

martedì 5 ottobre 2010

Crema al matcha (Easy-to-cook)



Come alcuni sapranno non sono molto portato per i dolci... a cucinarli ovvio ma non a mangiarli :)
i più critici già staranno facendo maligni riferimenti alla mia linea...

La ricetta è tratta dal libro di Rachel Khoo dal titolo "Pâtes à Tartiner" dove l'autrice presenta una serie di creme e pâtes spalmabili, sia dolci che salate.
Tutta una serie di ricette che risultano molto utili per piccoli buffet e cene con gli amici, di quelle da sistemare in ciotole colorate accanto al pane tostato o ai piccoli panini fatti in casa che fanno fare sempre una bella figura :)
Lei è una chef pâtissier, oltre ad essere una food stylist, o meglio, come lei si definisce una 'food creative', in poche parole un'esperta!

Cosa di non poco conto il libro è stato fotografato da Keiko Oikawa che se non conoscete come fotografa vi perdete davvero molto! varrebbe la pena comprare il libro anche solo per vedere le sue foto!

Per questo quando ho letto questa ricettina semplice semplice mi sono detto: si può fare, anche perché come vedrete non richiede nessuno sforzo!
quindi con sottofondo mozartiano mi sono messo in cucina a pasticciare (sono convinto che la musica aiuti); qui sopra ne vedete il risultato e con solo due piccole pentole sporcate!

Gli ingredienti sono facilmente reperibili ed il procedimento very easy!
Vi preciso che nella ricetta originale come ingrediente era indicata la 'double cream', io ho utlizzato una panna da dolce ad alto contenuto di grassi 36% in alternativa ed il risultato è stato ottimo.




Crema spalmabile al cioccolato bianco e matcha.

250 gr di cioccolato bianco
150 gr di panna (double cream)
un pizzico di sale
2 cucchiaini di te matcha

Mettete la panna in un pentolino con un pizzico di sale e portate a bollore.
Unitevi la polvere di matcha, passata con un piccolo setaccio, e battete con una frusta. Amalgamate bene e mettete da parte.

Sciogliete il cioccolato ridotto in pezzetti a bagnomaria. Una volta sciolto unitevi la crema e girate avendo cura che non si formino grumi.
Versate in un barattolo e una volta raffreddato conservate in frigo.

Si mantiene fino a due settimane...se resisterete! :P

venerdì 1 ottobre 2010

Cornetti ripieni...



Da quando ho iniziato a bloggare spesso amici o conoscenti mi hanno deliziato con piccoli regali 'culinari'.
Tra questi anche il papà di un'amica che mi ha inviato questi bellissimi e soprattutto buonissimi peperoni cornetti!
e anche delle ottime cipolle a dire il vero :)
vengono coltivati da lui nel suo orto ai confini del Parco Nazionale del Cilento in maniera assolutamente naturale quindi anche biologici, cosa che ne influenza decisamente la qualità!

Ho una decisa fissazione per il 'bio' e tutto quello che viene coltivato senza l'aggiunta di prodotti chimici anche perché il sapore ne guadagna.
Acquisto spesso verdure biologiche presso un Punto Macrobiotico (e per questo mi ritengo molto fortunato!) che fa coltivare le proprie verdure da un contadino locale al quale è fatto assoluto divieto di usare qualsiasi tipo di 'fertilizzante' che non sia naturale!
pensate che il più delle volte le sementi sono loro stessi a fornirle (come quelle della zucca hokkaido, una vera bontà che vi cucinerò presto) e devo dire che la differenza si sente; ad esempio le carote che compro raramente al supermercato sembrano di plastica se paragonate alle loro!

Ma sto divagando, allora, tornando a noi, appena li ho ricevuti mi sono un pò scervellato per capire come sfruttare al massimo questa bontà e gira e rigira ho deciso di cucinarli in maniera semplice ma cercando di lasciare inalterata la loro bella forma e quindi...ripieni!




Peperoni cornetti ripieni.

Per 4 (più o meno)

7 peperoni cornetti
400 gr circa di ricotta di mucca (freschissima!)
100 gr di formaggio caprino
2 uova intere
1 pugno di capperi piccoli (sotto sale)
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
Pepe nero del Madagascar
Olive verdi
Olio evo
Sale marino


Lavate i peperoni, togliete il picciolo e mondateli dai semi interni.
Sciacquateli e lasciateli asciugare su di uno strofinaccio.

Versate in una ciotola la ricotta (ho usato la famosa ricotta di Tramonti, la stessa degli sformatini), aggiungete le uova intere battute con un po’ di sale e mescolate bene per evitare i grumi di ricotta.
Aggiungete il pepe macinato fresco, i capperi ben lavati, il formaggio caprino tagliato in piccoli cubetti e le olive tagliate in pezzetti.
Mescolate ed aggiungete un filo d’olio all’impasto così ottenuto.

A questo punto riempite i peperoni facendo attenzione a spingere bene il ripieno fino in fondo.
Con i peperoni cornetti ci vuole molta pazienza, facendo attenzione a non romperli poiché sono più stretti.

Adagiateli su di una pirofila, irrorateli con un filo d’olio e metteteli in forno preriscaldato a 180° C.
Cuoceranno in circa 40 minuti.

Buon appetito e buon week end!

Ultimi post